<p class="align-justify">L`Aula del Senato ha provato, in terza lettura, il disegno di legge recante ``Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell`art.119 della Costituzione, nel testo trasmesso dalla Camera dei Deputati.Il provvedimento, che costituisce un collegato alla legge di bilancio per l`anno 2009, nel riconoscere autonomia di entrata e di spesa di Regioni ed Enti locali, reca disposizioni dirette a stabilire in via esclusiva i principi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, a disciplinare l`istituzione e il funzionamento di un fondo perequativo per i territori con minore capacita` fiscale per abitante, nonche` l`utilizzazione delle risorse aggiuntive e l`effettuazione degli interventi speciali di cui all`articolo 119, quinto comma, della Costituzione perseguendo lo sviluppo delle aree sottoutilizzate nella prospettiva del superamento del dualismo economico del Paese. Il testo disciplina, altresi`, i principi generali per l`attribuzione di un patrimonio proprio a Comuni, Province, Citta` metropolitane e Regioni e detta norme transitorie sull`ordinamento, anche finanziario, di Roma capitale. Per quanto riguarda le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e di Bolzano, viene precisato che si applicano, in conformita` con gli statuti, esclusivamente le disposizioni di cui agli articoli 14, 21 e 25 del testo concernenti rispettivamente, il finanziamento delle Citta` metropolitane, la perequazione infrastrutturale e il coordinamento della finanza delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome.Nel testo, in particolare, viene conferita apposita delega al Governo, da esercitarsi entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, per l`emanazione di uno o piu` decreti legislativi di attuazione dell`articolo 119 della Costituzione e indicano al riguardo una serie di principi e criteri direttivi generali.Il disegno di legge, prevede, l`istituzione di due apposite Commissioni e di una Conferenza permanente e precisamente della Commissione parlamentare per l`attuazione del federalismo fiscale; della Commissione tecnica paritetica per l`attuazione del federalismo fiscale e della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica.Oltre ai principi e criteri direttivi di carattere generale cui il Governo deve attenersi nell`esercizio della delega si aggiungono quelli specifici indicati da altre norme del provvedimento, con riguardo ai diversi profili di attuazione dell`art. 119 della Costituzione relativi, in particolare a:</p>
<p class="align-justify">- Tributi delle Regioni e compartecipazione al gettito dei tributi erariali;</p>
<p class="align-justify">- Modalita` di esercizio delle competenze legislative e i mezzi di finanziamento;</p>
<p class="align-justify">- Entita` e riparto del fondo perequativo statale a favore delle Regioni con minore capacita` fiscale per abitante;Finanziamento delle funzioni trasferite alle Regioni nelle materie di loro competenza legislativa ai sensi dell`art. 117, terzo e quarto comma, della Costituzione;</p>
<p class="align-justify">- Finanziamento delle funzioni di comuni, province e citta` metropolitane;</p>
<p class="align-justify">- Coordinamento e autonomia tributaria degli Enti locali; Entita` e riparto dei fondi perequativi per gli Enti locali;</p>
<p class="align-justify">- Interventi di cui all`art.119, quinto comma, della Costituzione e risorse aggiuntive dello Stato e interventi speciali per promuovere, tra l`altro, lo sviluppo economico, la coesione e la solidarieta` sociale;</p>
<p class="align-justify">- Coordinamento e disciplina dei diversi livelli di Governo;</p>
<p class="align-justify">- Norme transitorie per le Regioni e per gli Enti locali.</p>
<p class="align-justify">Il provvedimento disciplina, altresi`: il Finanziamento delle citta` metropolitane; il Patto di convergenza ; la Perequazione infrastrutturale, l`Ordinamento transitorio di Roma capitale e le Norme transitorie per le citta` metropolitane.</p>